Come sono fatti?
Esistono molte tipologie di motori passo-passo, quelli che tratteremo in queste pagine sono i motori passo-passo ibridi a magnete permanente, largamente i più impiegati nell’industria.
Essi sono composti da una parte esterna, detta statore (dove risiede l’avvolgimento), ed un rotore che per semplicità possiamo immaginare come un magnete permanente (una calamita).
![Rotore e statore](Resources/Images/smRotorExtract_txt.jpg)
Il rotore è solidale con l’albero, che lo attraversa esattamente al centro.
Ai lati del rotore si trovano i cuscinetti, che hanno il compito di sorreggere
l’albero ed il rotore permettendone la rotazione.
I due cuscinetti sono a loro volta alloggiati
rispettivamente all’interno della flangia anteriore e posteriore del motore passo-passo.
Da questa prima descrizione si nota che non esistono contatti striscianti, come avviene invece nei motori CC, e questo conferisce al motore passo-passo un’elevata affidabilità e assenza di manutenzione.
Anche i motori brushless non hanno spazzole (e questo è uno dei motivi per cui stanno rimpiazzando sempre di più i motori a corrente continua) ma sono molto più costosi rispetto ai motori passo-passo. Possiamo quindi pensare ai motori passo-passo come ad un motore brushless economico, in grado di funzionare senza feedback (senza encoder, dinamo tachimetrica o altro).